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Trento, 27 settembre 2003
I VERDI, OVVERO I CONDOTTIERI DELLA CIVILTA’
Intervista a Roberto Bombarda, de La Cronaca di sabato 27 settembre 2003

Dopo vent’anni di studi sulle montagne del nostro territorio, Roberto Bombarda si candida per assicurare ai trentini una costante e puntuale informazione sulle questioni dell’ambiente.

«Siamo l’unico partito con una forte anima ambientalista – dice Bombarda, giornalista con una laurea in economia e una in geografia – e l’unico partito che sostiene i temi della pace e dello sviluppo sostenibile, degli aiuti al terzo mondo e della sicurezza alimentare».

Del mondo della politica Roberto Bombarda, candidato dei Verdi, non ha mai avuto e non ha, tuttora, un’immagine edificante; “parliamoci chiaro - dice -: è un mondo che non mi piace. Spesso, troppo spesso, chi ne fa parte, fa di tutto affinché chi è competente e sensibile rimanga costantemente in ombra. C’è dentro troppa gente con il culto della sedia che non fa politica per spirito di servizio alla comunità, ma solo per ottenere benefici personali.”

E allora perché ha deciso di entrarci?
Perché i Verdi democratici dell’Ulivo di cui oggi faccio parte, sono gli unici che intendono rompere gli schemi cristallizzati della politica nostrana. Il quaranta per cento della nostra lista è infatti costituita da indipendenti. E questo consente di presentarci come l’unica, vera, grande novità di questa campagna elettorale.

Che significa, in termini pratici, essere indipendente?
Che non sono un tesserato che deve per forza fare quello che il partito gli ordina; sono, infatti, nei Verdi anche perché mi hanno riconosciuto questa indipendenza che mi consentirebbero di esercitare anche nel caso venissi eletto.

E’ vero che siete l’unica lista ad aver una fortissima componente femminile?
Certo. Il trentacinque per cento è costituita da donne. Nessuna altra lista ha una simile percentuale. E per di più con due capolista.

Perché questa scelta?
Perché non possiamo dire che le donne sono importanti per la vita sociale, culturale ecc. e poi candidarne una! Con la sicurezza, inoltre, che non sarà mai eletta. I Verdi sono l’unica forza politica a dare visibilità, opportunità alle donne e consentire loro di essere in testa alla lista. Anche questo è un aspetto della rottura degli schemi di cui ho accennato.

Quando ha avvertito l’esigenza di mettersi a disposizione della comunità trentina, come uomo politico?
Da parecchi anni. Da quando ho verificato come l’ambiente si sta modificando. Premetto che oltre ad esercitare il mestiere di giornalista, analizzo le nostre montagne e misuro i ghiacciai. Dopo essermi laureato in economia, ho, infatti, conseguito anche una laurea in geografia, affinché la mia passione per la natura avesse un supporto scientifico.

Quindi, in tutti i momenti che il lavoro glielo consente, va in montagna per studiare l’ambiente?
Sì, e questo ormai da vent’anni, durante i quali ho fondato la commissione scientifica della Sat e il comitato per lo studio dei ghiacciai trentini. Tutto sulla base del volontariato, s’intende. Oggi siamo in una cinquantina a salire sui nostri ghiacciai per verificarne costantemente lo stato di salute. Un lavoro che alla Provincia costerebbe cinquanta volte tanto, perché avrebbe bisogno di elicotteri, teleferiche, fuoristrada. Noi, invece, andiamo a piedi a prendere le misure dei ghiacciai. E molti del gruppo vivono nelle vallate costituendo un presidio permanente del territorio. Un’attività che ci ha confermato il sospetto che l’ambiente si sta velocemente deteriorando. Perciò, mi sono detto: forse sarà utile che io dica questo a tutta quella gente che non si rende ancora conto che la situazione del nostro ambiente, nostro primo patrimonio, si sta facendo sempre più drammatica.

Una situazione che dipende molto dalla nostra ignoranza sulle questioni ambientali?
Orami ci si deve rendere conto che le modifiche dell’ambiente, i cambiamenti climatici che ci inquietano, dipendono da come viviamo. E anche i trentini hanno il dovere di utilizzare la loro autonomia, le loro risorse, organizzazioni e conoscenze per migliorare il territorio sul quale vivono, sapendo che migliorandolo si da un contributo, anche se piccolissimo al miglioramento del mondo. Perché, diciamocelo: se ogni regione, città, stato, non si impegna per la parte che gli compete, va tutto in malora!

Trento ha però anche problemi legati al traffico, agli insediamenti urbani e industriali, alla viabilità?
Certo; possiamo parlare di parcheggi, strade, centri commerciali, tutte cose importanti, ma attenzione, dicono i Verdi; se non ci preoccupiamo innanzitutto dei cambiamenti climatici, dei grandi problemi globali come la pace, la sicurezza, la salute, tra venti, trent’anni, il mondo verserà in una situazione difficilissima.

I vostri avversari spesso vi accusano di essere, sui temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, dei veri integralisti.
Non è vero. Temono solo che possiamo portar via loro un alto numero di voti. Da anni i Verdi non sono più solo il partito degli ambientalisti, perché fortunatamente la coscienza ecologica ormai si è largamente diffusa. I Verdi, ormai in Europa, hanno acquisito una coscienza di governo, sono in molti casi, forza di governo. E questo ha consentito a questa nostra forza politica, di non porsi più solo e sempre su posizioni antagoniste di ostracismo. Certo, era più facile all’inizio, quando si era il partito di opposizione contrario a tutto. Ma la nostra esperienza in Trentino, in cinque anni di governo, come quella dei nostri amici in Germania e alcuni paesi nordici, dimostrano che il passato fondamentalista, se mai c’è stato, è finito.

Quindi oggi i verdi sono?
Un partito con una forte anima ambientalista, un partito dei diritti civili; siamo l’unico partito, infatti, che mette tante donne nella propria lista. E’ l’unico partito che sostiene i temi della pace e dello sviluppo sostenibile, degli aiuti al terzo mondo e della sicurezza alimentare. Anche gli elettori del Trentino ovviamente mangiano; ma si chiedono mai cosa finisce nei loro piatti? Si chiedono se gli alimenti che consumano abbiano sostanze intossicate con gli organismi geneticamente modificati? L’unico partito che si occupa di queste primarie questioni sono i Verdi che sono insomma, un partito che si batte per la civiltà.

 

     

Roberto Bombarda

ROBERTO
BOMBARDA


BIOGRAFIA


  

vedi anche:

elezioni provinciali
26 ottobre 2003



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